Laboratorio di Poesia
Articolo scritto da Giorgia Napoletano e Eleonora Rivetti
Gli studenti che partecipano al laboratorio di poesia si cimentano in una riflessione sulle origini del testo poetico e i suoi molteplici significati.
Perché esiste la poesia?
Forse perché l’uomo è un enigma e ha bisogno di un linguaggio che non chiuda, ma apra; non definisca, ma evochi. La poesia non è un lusso né un artificio, ma una necessità dell’essere, il dialogo silenzioso tra l’uomo e l’infinito. In essa il tempo si sospende, e l’eterno si lascia intravedere.
La poesia nasce dall’urgenza primordiale di esprimere emozioni e visioni, affonda le sue radici nei canti orali delle civiltà antiche, quando il ritmo e la musicalità erano strumenti di memoria e di connessione con il sacro.
Fin dalle origini delle prime civiltà il linguaggio poetico ha avuto un ruolo fondamentale in quanto il ritmo, la musicalità e le immagini aiutavano a ricordare e comunicare emozioni profonde.
L’uomo incideva parole nel vento prima ancora che sulla pietra, la poesia è stata un tentativo di trattenere l’invisibile.
Anche in un'epoca dominata dalla tecnologia la poesia resta viva. É un rifugio dalla
superficialità ed è un modo per fermarsi e ascoltare ciò che di solito ignoriamo.